Oggi, 20 marzo, è la giornata della felicità e come ogni anno, dal 2012, da qualche giorno l’ONU ha pubblicato il World Happiness Report, che da’ un’indicazione dello stato di felicità di oltre 150 paesi in tutto il mondo, basandosi su diversi aspetti della vita e una serie di parametri.
Andare OLTRE le classifiche
Ho apprezzato un articolo di Luciano Canova, che suggerisce di andare oltre le liste di paesi e le classifiche dei paesi più felici – che quest’anno vedono la Finlandia al primo posto, dal quale ha scalzato la Norvegia – per leggere veramente tra le righe del report. I paesi del Nord Europa (Danimarca, Svizzera, Norvegia e Finlandia) sono quelli che occupano i posti al vertice da qualche anno.
Quali aspetti indaga il report mondiale sulla felicità?
Le componenti della felicità indagate dall’ONU sono: reddito, salute, generosità, fiducia (forza della rete sociale di supporto), libertà e assenza di corruzione.
Considerando che sulla bilancia pesano il reddito, la libertà e l’assenza di corruzione, credo che questo forse spieghi la posizione dei paesi del Nord Europa.
Ho vissuto in Norvegia per un certo periodo: mi sono trovata benissimo dal punto di vista professionale e ho apprezzato la trasparenza ed efficienza dei servizi, la cordialità delle persone. Tuttavia, la felicità è un concetto ben più ampio e complesso da analizzare.
Al di la’ del fatto che il report di quest’anno pone l’accento sulla migrazione – si parla, si badi bene, di migrazione sotto diversi punti di vista! – ho notato che in questo report viene sottolineata l’importanza dei FATTORI SOCIALI sulla felicità delle popolazioni.
Il report porta poi l’attenzione su alcune sfide pesanti alla felicità (soprattutto negli Stati Uniti), tra le quali l’abuso di sostanze stupefacenti, l’obesità e la depressione, e alla correlazione tra alcune di esse. D’altra parte, molti studi evidenziano le correlazioni tra le emozioni e la salute e mostrano che il sistema immunitario è influenzato, oltre che dall’ambiente fisico, anche dall’ambiente sociale (Brod et al., 2014).
Credo sia fondamentale conoscere e sapere, per poi, tuttavia tornare al punto focale: AGIRE.
Pratiche che cambiano la vita passo passo
Ci sono pratiche, che poi possono diventare abitudini, che quotidianamente, in modo semplice e quasi in sordina, cambiano passo passo la vita di molti di noi.
E’ su questo che, nella mia esperienza, conviene concentrarsi ogni giorno.
Non si tratta di liquidare il tutto in modo frettoloso come “pensiero positivo” e ottimismo; stiamo parlando di esperienze e pratiche che ti cambiano dentro, in modo apparentemente impercettibile nella quotidianità, potente e di grande impatto nel lungo periodo: l’attenzione alla respirazione, la meditazione, il perdono, la gratitudine, la risata incondizionata, le pratiche che porti nella tua vita rendendo il tuo atteggiamento mentale sempre più dinamico. Si tratta di portare nelle aziende azioni e comportamenti che aumentano il benessere e quindi la produttività.
Sono approcci e pratiche efficaci collaudate, che hanno una rilevanza scientifica, come mostrano anche gli studi in vari campi, tra i quali la psicobiologia dello stress, e i risultati nella realtà dei fatti.
Ci sono professionisti e volontari che stanno portando avanti queste pratiche a livello individuale e sociale negli asili e nelle scuole, nelle Università, nelle aziende e in generale nei luoghi di lavoro, nelle strutture di cura. Ovunque ci siano PERSONE.
Si tratta di PICCOLE GRANDI AZIONI che ogni giorno ci allenano a quella felicità che in realtà abbiamo già dentro di noi anche quando non la vediamo.
Sono piccoli, grandi passi nel viaggio della vita.
Fonti:
Se vuoi leggere il World Happiness Report lo trovi qui: http://worldhappiness.report/download/
L’articolo di Canova Luciano – visualizzato 20.03.2018 – è LA FELICITÀ CHE MIGRA: IL WORLD HAPPINESS REPORT 2018
Brod, S., Rattazzi, L., Piras, G., and D’Acquisto, F. (2014). “As above, so below” examining the interplay between emotion and the immune system. Immunology 143, 311–318.