Far felici gli altri fa sorridere il cervello

Mangiare qualcosa di buono attiva nel nostro cervello il sistema della ricompensa. Il bello però, è che anche l’altruismo, la generosità, l’atto del dare attivano questo circuito. Lo fanno in modo più profondo, perchè soddisfano non più un piacere basilare, come mangiare, ma un piacere di ordine superiore, quello legato alla condivisione, alle relazioni.

La mia amica cinese Aming quando mangia il gelato è uno spettacolo, le sorridono gli occhi e di sicuro anche il cervello. 
Portarla a mangiare il gelato è una gioia. Non solo perchè anche io adoro il gelato. Certo, anche per questo. Sebbene siamo una cinese e l’altra italiana se ci guardi in faccia in quell’istante le nostre espressioni facciali di piacere sono le stesse (Ekman, 2010).

Cosa accade dentro di noi?
Si attiva il sistema della ricompensa che abbiamo nel cervello, quello che l’evoluzione ha fatto sviluppare affinché provassimo piacere per le funzioni che ci permettono di sopravvivere e riprodurci. Questo sistema fa sì che una parte del nostro cervello (la VTA, area tegmentale ventrale), attivandosi, rilasci un neurotrasmettitore che si chiama DOPAMINA

E che proviamo profondo piacere, che ci sentiamo meglio e siamo di umore migliore.

Il bello però, è che anche l’altruismo, la generosità, l’atto del dare attivano questo circuito. 

Lo fanno in modo più profondo, perchè soddisfano non più un piacere basilare, come mangiare, ma un piacere di ordine superiore, quello legato alla condivisione, alle relazioni.
E non parlo solo dell’offrire un gelato a un’amica. 

Lo ho sperimento nella pratica ogni settimana quando, in Università a Parma, insieme a Stefano a un gruppo di meravigliosi “Leader” di terapia della risata che abbiamo formato, abbiamo dedicato tempo alle persone, per farle stare meglio grazie alla risata e al rilassamento guidato.

Non sono solo le persone che partecipano a stare meglio, per la chimica che si scatena nel corpo grazie a risata e rilassamento.  Sta bene anche chi conduce e guida.

Quando si dice che dare è già ricevere c’è un fondamento profondo di verità a livello cerebrale, come confermano le neuroscienze.

Volontariato e azioni altruistiche sono in grado di attivare il sistema cerebrale della ricompensa (Suzuki, W., & Fitzpatrick, B., 2015).

Uno dei modi per far sorridere anche il tuo cervello è, quindi, fare qualcosa per gli altri.

il gruppo “Benessere grazie alla risata in Università”

Lo spiega bene nel suo libro Happy Brain Wendy Suzuki, neuroscienziata di origine giapponese, docente alla New York University, che propone anche alcuni comportamenti “sblocca cervello”, per sbloccare l’altruismo:

  • sorridi anche a chi non conosci;
  • sii gentile con qualcuno che non ti piace;
  • raccogli la spazzatura in strada o in spiaggia;
  • condividi con gli altri quello che sai;

fai ridere le persone, aggiungo io. Trascorri del tempo con loro.

Alcuni studi hanno riportato che se alle persone dai 5 dollari con le istruzioni per dare il denaro a uno sconosciuto, la loro felicità aumenta di più che non dando loro 20 dollari da spendere per sé stesse (Dunn et al., 2008).

Ma il punto non è “dare” cose materiali. Parliamo di dare una parte di quello che sei, qualcosa di unico.

Per lo stesso motivo la generosità non è trasformarsi in zerbino.

Come dice Adam Grant,

“Generosità non è dire si a ogni richiesta. E’ aiutare quando puoi dare un contributo unico”.

Quando il dare è una SCELTA, allineato con i tuoi interessi e i tuoi valori, è di soddisfazione e porta maggior benessere a te e agli altri.

Significa identificare il tuo modo di DONARE VALORE agli altri in armonia con quello che SEI.


Fonti

  • Dunn. L., Aknin. L., Norton. M.,(2008). Spending Money on Others Promotes Happiness.Science, March 21.
  • Ekman, P. (2010). Te lo leggo in faccia. Riconoscere le emozioni anche quando sono nascoste (A. Basso, Trad.). Recuperato da https://amzn.to/2DRywaF
  • Grant, A., & Rebele, R. (2017, gennaio 23). Beat Generosity Burnout. Harvard Business Review. Recuperato da https://hbr.org/2017/01/beat-generosity-burnout
  • Suzuki, W., & Fitzpatrick, B. (2015). Happy brain (T. Franzosi, Trad.). Recuperato da https://amzn.to/2JiPYIs

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